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La sepsi è una sindrome clinica che deriva da una risposta anomala e generalizzata dell’organismo, causata dalla penetrazione di microrganismi nel corpo.

Comunemente si tratta di una complicanza dovuta da un’infezione minore, non correttamente curata o sottovalutata, come influenza, infezioni alle vie urinarie, polmoniti e ferite superficiali alla pelle ma non solo.

Se non diagnosticata e curata tempestivamente, la malattia può, in alcuni casi, progredire rapidamente verso un quadro più severo e determinare un danno a carico di uno o più organi, portando a shock settico e mettendo in pericolo la vita stessa o comportando gravi sequele fisiche, cognitive e psicologiche.

Per non rischiare di esserne affetti e fare parte dei grandi e spaventosi numeri, è importante seguire delle buone norme di prevenzione ed igiene.

Qualche numero per conoscerla
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Come prevenirla

Conoscere la malattia è un requisito essenziale per prevenirla e diagnosticarla prima che la prognosi peggiori.

In particolare, ecco alcune buone pratiche di prevenzione:

  1. Avere cura della propria igiene personale, in particolare di quella delle mani;
  2. Controllare il corretto stato di conservazione dei cibi;
  3. Vaccinarsi seguendo le raccomandazioni del Ministero della Salute;
  4. Curare le infezioni in atto;
  5. Fare un uso appropriato degli antibiotici;
  6. In caso di sospetta infezione, chiedere tempestivamente assistenza al proprio medico curante e/o recarsi in ospedale. Non trascurare la manifestazione dei sintomi tipici della sepsi.

10 buone pratiche per l’igiene personale

Scopri le buone pratiche relative all’igiene personale e non solo, ti basterà navigare i vari punti qui sotto.
Buona lettura.

Lavare le mani in modo corretto

1.

Si tratta della più semplice ed efficace strategia preventiva di controllo delle infezioni.
Un risciacquo veloce non è sufficiente a eliminare i microrganismi dannosi;
per questo è necessario:

  • Utilizzare sapone e acqua calda corrente;
  • Frizionare palmi e dorso arrivando fino al polso (almeno per 20 sec.);
  • Intrecciare le dita sfregandole fra loro e strofinare il pugno di una mano nel palmo dell’altra;
  • Risciacquare con cura e non asciugare con salviette condivise (nei bagni pubblici utilizzare carta usa e getta o aria calda).
2.

Lavare le mani prima di medicare una ferita o di toccarsi gli occhi (es. prima di mettere o togliere le lenti a contatto).

3.

Lavare le mani prima dei pasti e dopo essere stati al bagno e in luoghi pubblici e/o affollati.

4.

Lavare le mani dopo aver accarezzato un animale, cambiato un pannolino o gettato la spazzatura.

5.

Lavare le mani dopo essersi soffiati il naso.

6.

Lavare le mani prima e dopo aver toccato cibi crudi (in particolare uova, carne, pesce e verdure)  per evitare la contaminazione incrociata.

7.

Mantenere igienizzate le superfici e gli utensili da cucina che entrano in contatto con gli alimenti crudi, e soprattutto lavare tutto dopo ogni preparazione.

8.

Lavare molto bene (con acqua e specifici prodotti antisettici) la frutta che non va sbucciata e la verdura da consumare cruda.

9.

Evitare se possibile di consumare alcuni alimenti crudi (carne, pesce, molluschi, uova):  la cottura a temperature tra i 65° e gli 80° uccide tutti i batteri più pericolosi.

10.

Conservare i cibi in frigorifero nel modo corretto, tenendo in scomparti separati quelli crudi e quelli cotti. I prodotti surgelati vanno consumati entro poche ore dallo scongelamento e mai ricongelato.

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